Il Festival di Sanremo condannato a pagare i danni per violazione del diritto d’autore.
Ma l’arte digitale è davvero opera d’artista?
Corte di Cassazione, Sezione I Civile, Ordinanza 16 gennaio 2023, n. 1107
Costoso imprevisto per il "Festival della Canzone di Sanremo", e per la Rai che lo trasmette, costretto a pagare i danni per l’illecita violazione del diritto d’autore.
L’emittente di Stato, oltre a dover risarcire, per 40 mila euro la creatrice dell’opera, è stata condannata in via definitiva anche a rimuovere le immagini del programma dal proprio sito internet.
La Corte di Cassazione ha respinto, con l’ordinanza 16 gennaio 2023, n. 1107, il ricorso proposto dalla Rai Radiotelevisione Italiana, confermando come l’opera grafica utilizzata come scenografia, rappresentante un fiore stilizzato, intitolata «The scent of the night», fosse certamente di proprietà di un architetto, che ne aveva diffuso l’immagine su diversi siti internet nonché attraverso un libro pubblicato da una primaria casa editrice.
La decisione della Cassazione ha stabilito:
che l’opera, di sicura proprietà della sua creatrice, doveva considerarsi “creativa”, anche se frutto di una elaborazione grafica digitale tramite l’utilizzo di un apposito software.
L’immagine non era una semplice riproduzione di un fiore, ma ne comportava una vera e propria rielaborazione, perciò meritevole di tutela autorale per il suo carattere creativo
confermato dal risalto dato dalla Rai al fiore e alla sua valenza simbolica, facendolo campeggiare sul palco del Festival sanremese spoglio, invece che tradizionalmente addobbato con vere decorazioni floreali.
Pur respingendo il ricorso della Rai, la Corte pone, in ogni caso, un dubbio, che sarà meritevole di approfondimento in altri simili casi giudiziari, ovvero se sia corretto, in ogni caso, qualificare come opera dell’ingegno una immagine digitale generata da un software e non attribuibile a una idea creativa della sua supposta autrice.
L’uso di un software per generare un’immagine è pur sempre compatibile con l’elaborazione di un’opera dell’ingegno,
certamente andrebbe approfondito con maggior rigore la tematica della cosiddetta arte digitale (detta anche «digital art» o «computer art») quale opera o pratica artistica che utilizza la tecnologia digitale come parte del processo creativo o di presentazione espositiva, essendo ad oggi un tema inesplorato dalla giurisprudenza.
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