L'impatto delle donne imprenditrici

Lei è Federica, la nostra Co-founder. Nell'universo di Lisia, un faro di ispirazione, il cui contributo riteniamo essenziale. Sin dall'inizio, ha improntato la startup con un passo diverso, offrendoci una visione chiara e priva di incertezze. Ha instillato in noi fiducia e una determinazione senza pari.

Questi valori sono i pilastri del successo, e per noi il successo ha una nota predominante al femminile.

E' l'impatto positivo delle donne.

È importante raccontare le storie delle donne nell'imprenditoria o nella professione senza ricorrere o cadere nell’illusione delle “quote”. Vogliamo che queste emergano come testimonianza autentica di competenza e leadership.In Italia emerge una realtà che ci chiede di ascoltarla: la presenza limitata delle donne nell'imprenditoria e nell'innovazione è una nota dissonante nell'orchestra dell'equità.

I dati di Unioncamere, a settembre 2022, mostrano che solo il 22,18% delle aziende italiane è guidato da donne. Oltreconfine, nell'Unione Europea, la media delle imprese femminili è del 32%.E le startup al femminile? Nel 2022, il loro numero è cresciuto di 572, arrivando a 2.000.

È un segnale di miglioramento, ma sappiamo che possiamo fare ancora meglio. Guardiamo i numeri in faccia: negli Stati Uniti, il 71% delle startup non ha donne nei consigli di amministrazione, in Europa, solo il 7% delle aziende ha una CEO donna, in Italia, solo una su cinque.

Le donne imprenditrici e professioniste possono avere un grande impatto: infatti, le start up fondate da donne hanno il doppio delle probabilità di ottenere investimenti ed il doppio delle possibilità di avere successo ed il 40% di esse impiega principalmente altre donne.

Questo squilibrio non ha più senso nella realtà globale che stiamo costruendo, questi numeri, spogliati da retorica, rivelano una realtà incoerente e che dobbiamo migliorare.